Amarsi... Oltre Lo Specchio
Teresa, fondatrice della community online Oltre Lo Specchio , conosce l'importanza della bellezza, nel senso più puro del termine.
La prima cosa che la nostra mente ci induce a pensare quando ci viene comunicato di esserci ammalate è: Cosa cambierà del mio aspetto esteriore?
In effetti le patologie di natura mammaria prevedono nella maggior parte dei casi un insieme di trasformazioni che spesso facciamo fatica ad accettare nel tempo. Conoscere la noi stessa che non abbiamo scelto, quel corpo che viene in qualche modo amputato e tutto ciò che consegue, da una ricostruzione o comunque un riempimento provvisorio. È come quando strappiamo un fiore nel mezzo di un giardino lasciando al terreno la sua radice. Un fiore che troverà la forza di rinascere e quindi di rigenerare la linfa vitale che porta con sé, per rifiorire sotto un nuovo aspetto.
Ci può essere “Bellezza” al di là di un cambiamento così importante? Assolutamente si.
Ogni giorno può trasformarsi in un momento nuovo della nostra vita dove poter aggiungere un pezzetto di colore. Darsi tempo e affrontare con un atteggiamento di consapevolezza tutto ciò che non fa più parte di noi, ma che inevitabilmente abbiamo dovuto perdere, abbandonare. Le terapie che seguono o accompagnano quel momento aggiungono altro dolore a ciò che si sta già vivendo. Perdere i capelli infatti, rappresenta un passaggio difficile e non meno faticoso, che in molti vedono come la massima rappresentazione del cancro. Il suo volto: stanco ed inevitabilmente spoglio.
Eppure ci sono moltissime donne che trovano la forza e la volontà di “coprire” ciò che lo specchio brutalmente tende a mostrargli. Donne che hanno convertito il proprio dolore in un punto di ripartenza. La malattia rende possibile l’impossibile, interiormente ma anche al di fuori. Un bisogno emotivo che diventa fame e che ci permette tutti i giorni di amarci, accettarci e vederci splendide oltre lo specchio. La percezione di ciò che accade intorno a noi ci fa comprendere quanta bellezza possa celarsi in un’esperienza così traumatica.
I nostri difetti, quelli che abbiamo da sempre detestato e tentato di cambiare, rappresentano ciò che di più perfetto e autentico ci contraddistingue. L’imperfezione in sé si traduce in ben altri significati al punto di sentire il bisogno di volerla mostrare a tutti come fosse un inno alla vita.
Teresa Giordano